In occasione della giornata mondiale dedicata alla richiesta di intervenire per porre fine ai cambiamenti climatici, circa un anno fa, condividevo questa crostata e ammettevo: “Non lascerei mai bruciare le #crostateparlanti nel forno, ma non ho fatto abbastanza, fino ad ora, per non lasciar bruciare il pianeta in cui vivo.”
Mi impegnavo a rimboccarmi le maniche, mettendomi a studiare, per imparare cosa avrei potuto fare per contribuire a fare del bene alla terra. Mi promettevo che avrei cambiato le mie abitudini quotidiane, le stesse che contribuivano a rovinare il mondo in cui sto facendo crescere i miei figli.
Oggi guardo il percorso fatto fino ad ora, insieme alla mia famiglia, e vedo: borracce, cannucce di acciaio, borse per la spesa sempre con noi. Saponi e deodoranti solidi che in bagno hanno sostituito le confezioni in plastica. La coppetta mestruale che mi ha fatto dire addio agli assorbenti monouso. La frutta e la verdura che nei supermercati è imbustata resta sugli scaffali, a favore di acquisti sfusi, nel rispetto della stagionalità. Le bici con cui ci muoviamo più che possiamo. Una maggiore consapevolezza nella scelta dei tessuti per l’abbigliamento. La mia alimentazione basata su prodotti vegetali, niente più animali e derivati (e il tentativo di coinvolgere il resto della famiglia, un passo alla volta ?).
Da imparare ho ancora tanto; è una costante ricerca di soluzioni per ridurre i rifiuti e il nostro impatto negativo sull’ambiente.
E, mentre sogno una realtà in cui non dover fare lo slalom tra i prodotti in commercio, perché tutti ecosostenibili, sono fiera di aver mantenuto la mia promessa a me stessa e di continuare a farlo.?