Gli stessi cuccioli di esseri umani che per tutta l’estate hanno fatto dichiarare ai genitori “3 mesi di vacanza da scuola sono proprio tanti”, oggi faranno pullulare i social di racconti di mamme e papà in lacrime nel vederli varcare i cancelli degli istituti scolastici.
Sarà davvero commozione o i cancelli li avranno trovati chiusi?

Mia sorella, che ha accompagnato il suo fanciullo per la prima volta al liceo, mi ha raccontato che nel guardarlo entrare in classe ha pianto, perché sapeva che nel suo zaino c’erano 400 euro di libri.
Non puoi mica comprarli di seconda mano da chi la ha usati lo scorso anno, perché chi li richiede sostiene: “l’edizione è cambiata”. Se li sfogli realizzi che sono identiti, è cambiata l’impaginazione.

Riporto le sue parole: “meno male che sto nella fase figli dark incazzati. Sono fuori dai personaggi dei cartoni, me contro te, supereroi…gli unici eroi siamo noi genitori; quando li lasciamo a scuola, e li vediamo di schiena, le lacrime scendono non per la malinconia, nostalgia e il romanticismo, ma perché di schiena vediamo gli zaini e nella testa sentiamo ancora il cassiere che ci chiede “contanti o carta?”.

Con la consapevolezza che quando torneranno a casa e gli chiederai cosa hanno fatto a scuola, la risposta sarà: NIENTE!

Caro materiale didattico a parte, sto pensando che probabilmente quest’anno nessuno si lamenterà delle studentesse e degli studenti che andranno a scuola solo per “scaldare il banco”; col caro bollette saranno tutti contenti di non dover ricorrere solo ai termosifoni.

Buon primo giorno di niente a tutti📚

Back to school!

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